sabato 14 dicembre 2013

Alla gonna dei sentieri


I bambini



Alla gonna dei sentieri, giunta in biblioteca con una schiena rigida di dolore, con un filo ad impressione si sono cucite sui fianchi; foglie che giocano insieme come la compagnia perchè accarezzano; un ruscello che scorre libero che fa pensare di poter andare dappertutto; l'erba raccolta da un uomo è la passeggiata libera col cavallo dopo la lezione d'equitazione.
Mentre un filo che si andava annodando di sciarpa, srotolata dal collo di una bimba, in foulard, uscito dalla borsa della maestra, allungandosi ad ogni visione, ricordo, futuro, volontà e percezione, il mondo umano si andava espandendo legandosi ad ogni bimbo e bimba che parlava. 
Tutto il mondo è attaccato, la poesia tesse anch'essa la sua trama, scucendo il vissuto annodandolo a punti liberi e sognati come le voci dei quarantacinque bambini delle classi quinte di San Costanzo,che la gonna dei sentieri ha raccolto a mucchietto tra le pieghe bianche. 
Nuovi sentieri si sono ammassati, il tempo e nuovi incontri  solleveranno quelli in cui perdersi e quelli da curare, quelli da scaldare perché tanto giovani e quelli da proteggere per l'immenso interiore che portano. Agli adulti che accompagnano tali vastità una preghiera, tenete ampio il modo di stare con i bimbi, alcuni, sovente coloro che definite difficili, vi diranno cose che non sapete.
Sulla gonna dei sentieri hanno posato una campanella e un tè caldo, l'uno col rintocco, che tocca dentro la schiena arrivata rigida di dolore e l'altro, caldo da scioglierne i nodi, hanno reso vaporosa per la gioia chi ha abitato la gonna dei sentieri, riuscendo così ad imboccarne uno nuovo nuovo appena uscita dalla biblioteca di San Costanzo. 



La gonna dei sentieri in gioiosa compagnia


La campanella posata sui sentieri, mentre il té vi scende dentro



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