giovedì 21 febbraio 2013

Ritratti, un viaggio al contrario



"la chiave è andata persa"
scatto di francescaperlini



Cosa si nasconde dietro un'esistenza che a partire dai parenti più prossimi, i vicini di casa e le dicerie di paese che hanno lasciato di dire per distanza di tempo dai fatti accaduti, tutti vorrebbero dimenticare?
Ricostruire è pormi domande innanzitutto, porgendole poi ai diretti interessati; lasciare tempo ai ricordi affinchè riaffiorino dall'oblio; camminare molto da una domanda all'altra, ricongiungendo frammenti sparsi; tenere lucido e saldo il senso della ricerca che è di dare voce a chi non ha trovato parole per dire del suo "dentro", luogo in cui è rimasto intrappolato fino alla fine.

Ricostruire è dunque tracciare vie di comprensione e di affetto, perchè anche un'anima desolata o passata possa avere uno spazio in cui essere finalmente vista dalle parole che non ha potuto dire.
Che sia l'anima di un luogo o di una persona c'è poca differenza, di un paese ormai disabitato o di una persona morta da decenni.
A parlare sono oggi ritratti di piccole storie che racchiudono il senso dell'esistere più del frastuono di una cultura che ci vuole tutti uguali e convergenti.
Il piccolo, il desolato, il rotto, il perso sono appigli da cui partire per restituire dignità, trascinando fuori dai sepolcri della dimenticanza vite in vari modi rifiutate.



martedì 19 febbraio 2013

Forse un giorno



"è lassù?"
scatto di francescaperlini


Sollevo il capo, non quello del testa o croce, nemmeno quello in ufficio. 
Il capo di niente e del tutto che vorrebbe io seguissi.
Dell'impronta della notte sul cuscino stanno ancora attaccati ai capelli in disordine i sogni, che tanto vorrei prendessero i passi del mio incedere nella giornata appena cominciata. 
Infilo morbide ciabatte, nella speranza che i miei piedi non dimentichino quei fragili pensieri assonnati toccando un freddo pavimento, che di lì a pochi centimetri andrà di nuovo a congelare un futuro felice appena sfiorato.
Dove si solleveranno gli intenti? quale è la terra che li vede passeggiare come fiori sbocciati?
Sarà per questo che cammino tanto per strade bianche, che l'asfalto non ha reso ancora tutte uguali e regolari.
Sollevo, quando non cado appena sveglia, quel poco di corpo che ricorda sempre troppo di una storia che si ripete ogni giorno, e nello spazio tra il tepore del cuscino e i capelli stropicciati accarezzo col sorriso la bambina che forse un giorno si solleverà leggera.


lunedì 18 febbraio 2013

Quando i dettagli




"quando i dettagli"
scatto di francescaperlini


monumentali o di campagna
di paese o abbandonati,
i cimiteri raccontano più storie che da vivi.
son domande,
meglio dell'ottavario o
delle litanie nel fazzoletto nero,
che narrano a noi rimasti a guardare
una storia con un unico certo finale.
è lì proprio lì il punto
non conta come finisce
conta la storia e cosa ricostruiamo.


giovedì 14 febbraio 2013

D'altri insoliti amori



d'altri insoliti amori
un volo fugace
con ripensamento finale.



"1"


"2"


"3"


"4"

                          
scatti di francescaperlini



mercoledì 13 febbraio 2013

Giovanni, il Deambulatore


"Giovanni e il deambulatore"


Credo siano le storie a venirmi incontro. tutto è farmi trovare sulla loro strada.
Quella di Giovanni è a piedi scalzi in estate - così non mi fanno male i piedi - dice, portando a spasso quel deambulatore tra gli ambulanti del mercato settimanale, quando poi in inverno mi augura di camminare anche per lui.
I suoi 99 anni, che scrivo a numero per l'immediatezza del simbolo, il 15 maggio saranno festeggiati e quasi tutti sorretti dal suo deambulatore e se dovessi credere che gli eroi esistono, Giovanni ne rifonderebbe il senso ad ogni passo in avanti malgrado tutto e allora lo nominerei "Giovanni, il deambulatore".


mercoledì 6 febbraio 2013

Un lavoro "straordinario"



"straordinari"
scatto di Francesca Perlini


I Santi del freddo, Costanzo e Antonio, lentamente vengono riposti al riparo dalla polvere. è febbraio e le gemme vanno gonfiandosi custodite ancora. 
Nel tragitto dall'altare al ripostiglio capita a volte che un appoggio temporaneo, lungo un silenzioso corridoio, richieda al Santo uno straordinario sforzo di benedizione. E' in compagnia, il maiale gli resta ai piedi accanto. 
Sarà un caso che sia Antonio col maiale a sostare ancora? Con quella bandiera un poco lacera di fronte, che sventola solo se la perpetua, per asciugare il pavimento, apre porta e finestra per far corrente.
Si vota a breve e non c'è rimasto che uno stucco e cadente, un pezzo di stoffa appeso.


sabato 2 febbraio 2013

E' il momento dell'affetto



"dalla valle"
foto di Francesca Perlini


Camminando in punta di crinale, tra valli che digradano speculari verso fiumi quasi asciutti, l'urlo della terra lo senti, portato dal vento sospirare con quelle sferzate calde in giorni strani di febbraio. 
Stai tutto avvoltolato tra sciarpa e cappuccio come fosse gelo, che non si sa se lo trattieni o lo eviti. Intanto la terra non sa più come dire fine, sete, stanca, sola.
Pianta un seme, proteggi un albero, allarga la siepe e lascia stare di allargar casa.
Il vento caldo urla con la compagna terra che non c'è tempo per rimandare, non c'è spazio per indagare. E' il momento dell'affetto.