venerdì 5 aprile 2013

Al di là del visibile



"Pietà di Michelangelo"


Il solito supermercato, il solito giorno della spesa, la solita ressa alle casse e il solito tempo per osservare.
Al di là delle casse su di una panchina (pare che dalle piazze le abbiano spostate nei centri commerciali, da momento dell'ozio è diventato il tempo dell'azione), un giovane uomo aiuta una donna sulla sessantina a sdraiarsi con la testa sulle ginocchia di quello che a prima vista mi sembra essere il compagno. 
Ora ho fretta di attraversare il gate del conto per portare l'aiuto che posso.
La donna ha i capelli curati, gli occhi truccati appena di celeste, brillano vivi di tristezza.
Il giovane mi chiede se io sia un medico -no, ma posso chiamarlo-
La donna mi guarda, io non riesco a guardare la faccia dell'uomo che le tiene la testa sulle sue gambe. Conosco quello sguardo, è insostenibile da fuori, è lo sgomento del dolore dentro.
-Ho fatto una cura importante. Mi sento stanchissima, ho perso tutte le forze, sto un pò sdraiata poi mi riprendo. Mi sentivo bene prima di uscire di casa, sono voluta uscire, ne avevo voglia- mi dice delicatamente la donna, mentre il figlio mi guarda come una supplica e il marito è ormai annichilito. Dico marito, pur non sapendolo, dico figlio non sapendo neppure questo, ma le somiglianze, i legami familiari dell'affetto nella malattia sono universali nell'espressione.
Restiamo in silenzio. Cosa c'è poi da dire? Già tanto l'aria si sta riempendo d'emozione che ascoltarla e piantare i piedi a terra è tutto ciò che c'è da fare.
-Mi sento già meglio- sempre dolcemente dice la donna che ha come una carezza negli occhi, mentre il marito c'ha le lacrime. Penso che sia lui quello messo peggio: il terrore, lo strazio e l'impossibilità di salvare la persona che si ama mescolati assieme hanno una chimica devastante per chi li vive.
Si fa vicina una guardia della sicurezza che sottovoce chiede se è il caso di chiamare il medico presente nel supermercato. Incredibile come tutti i volumi si stiano intonando alla voce della donna. Accetta.
-Mi ricorda mio padre- le dico e scappo via.




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