lunedì 24 settembre 2012

Ombre di settembre



foto di Francesca Perlini


Quando si era ragazzi, la prima pioggia di settembre pareva autunno e lo scoramento della fine dei giochi estivi dava inizio ad un nuovo anno di libri e quaderni. Era un passaggio, ma per noi, col senso dell'infinito ancora addosso ogni cosa era per sempre, come la vita.
Col pensiero corto, il momento aveva ponti in cui trasformarsi in qualcos'altro per giungere ai bordi di mondi sconosciuti. Ci pensavamo noi?
L'assoluto come l'eternità non avevano pensieri, l'angoscia aveva forse casa nella sveglia all'alba, che già si scioglieva calda e inzuppata tra i biscotti nel caffelatte. 
Invecchiare non è forse come le ombre di settembre che s'allungano a sfiorare anche la morte?


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