sabato 10 gennaio 2015

Accordarsi ai luoghi - Cantarino



Cantarino - Sassoferrato (AN)
E' la sorpresa dell'inatteso, a volte, a farci precipitare, in felici casi, al contrario, a sollevarci in un luogo che vive sollevato anch'esso dal tempo in cui lo si visita. A precipitare è il nodo alla gola che mi stringe da giorni. Da quel passaggio, tornato tale, agli occhi entra la poca luce dei lampioni, come fosse cosa discreta in un luogo che veglia ancora il ritorno alla luce dei minatori, per cui Cantarino fu edificato. Trattiene, in un silenzio morbido, lo stupore il suo umore tra le case vuote e quelle lucine bianche intrecciate ai rami per una popolazione che si muove altrove come allora. Questo umore dice -sotto terra gli uomini/alle miniere quando erano vive./alla terra i morti. altrove/i sopravvissuti e gli emigrati. 

Cantarino - Sassoferrato (AN)


Cantarino qui vive nella larghezza della via centrale. Ampiezza geometrica. Balconata dei balli dove questa sera i miei amici, Marco e Roberta, danzano cantando a voce la loro musica. Questa musica di voci si accorpa nel mio corpo, in cui scendo a toccare terra, in un suolo che a strati profondi spinge a risalire, dove la luce è anche la mia direzione. Accordarsi ai luoghi è questa elasticità ai bordi personali, dove mescolarsi perdendo durezze, per lasciare spazio al resto delle cose e farsi penetrare da qualcosa che vuole narrare la sua storia. Fare visita ai luoghi come dono del proprio corpo attraverso cui sopravvivere entrambi.


Ballo in balconata - Cantarino di Sassoferrato (AN)



Gillo Pontecorvo nel 1956 raccolse Cantarino in "Pane e zolfo". 

Istruzioni per fare visita a Cantarino: avere negli occhi la visione del documentario e un'auspicabile caduta dei bordi. 


2 commenti:

  1. "Cadere dai bordi" >>> SI >>> cara Amica . . .
    cadere dai bordi
    nella distrazione di se,
    che si fa presenza vera
    come colori d'acquarello mischiati . . .
    che sciVolan sul foglio,
    dalla sorgente creativa
    veicolati . . .
    per andare oltre
    come delfini . . .
    entro i propri felici,
    confini *

    Grazie
    Un pittore.

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  2. Solo un pittore avrebbe potuto immaginare dei delfini i confini e riconoscerne la felicità.
    Ciao Pittore, a presto.

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