foto di Francesca Perlini |
Sto leggendo Rumiz e i suoi Monti naviganti.
Mi vien voglia di abitare in quasi tutti i luoghi che descrive e conoscere le persone che incontra, come una sete che non trova fontanelle.
Poi ripenso al vecchio sulla sedia a rotelle, parcheggiato nel cono di luce della controra in mezzo alla strada ad Avacelli, e la mia inquietudine si placa.
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