giovedì 1 settembre 2011

La dignità del dolore


Frida Kahlo



La dignità del dolore è un abito pulito e il caffelatte caldo.
E' ricordarsi il proprio colore preferito ed il cibo più amato. 
E’ uno sguardo sugli altri, veloce e attento, lungo e dolce su di sè.
E’ una donna che invita a sedere accanto a sé il suo compagno. 
E' una voce pacata, profonda, parole lente e scandite. 
E' una mamma totalmente coinvolta e dedita alle sue creature, senza dimenticare per un solo attimo la sua pena profonda e le domande che porta silenziosamente dentro.
E’ stringersi sotto l'ombrello quando piove per far posto all'amica di sempre.
E' stare vicini, ognuno sulle proprie gambe, donandosi quel che c'è.
E’ silenzio, pause, ed anche rabbia, odio e isolamento.
E’ una comunità che si riconosce.

3 commenti:

  1. In questa poesia, in Anna e in tutti gli scritti di civico 47 trovo sempte una gran capacità di disvelare la profondità dell'anima, anima svelata ma anche segretametne custodita.
    Grazie

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  2. Segreti disvelati dell'anima, son intimità per chi li intende.
    Grazie a te Catia.

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  3. intimità che vengono alla luce e così senza pretenderlo si illuminano loro stesse di sè e della luce del sole! grazie

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